Il linguaggio del corpo
Come il cane comunica con noi tramite gesti e comportamenti ben precisi, così anche noi interagiamo con lui utilizzando la mimica e il tono della voce. In genere, un cucciolo interpreterà una posizione accovacciata come un invito a giocare, mentre la postura eretta è la più adatta a impartire un ordine. È molto importante che tutti i membri della famiglia adottino lo stesso approccio nei confronti del cane, creando uniformità di comunicazione all’interno del suo “branco”.
L’importanza del gioco
Il modo migliore per educare un cucciolo è giocare con lui, insegnandogli ad affrontare le situazioni più diverse.
Crescendo in questo modo, difficilmente il cane si sentirà a disagio in ambienti diversi dal suo. Un buon modo per interagire divertendosi è uno sport come l’agility dog, gioioso e vivace.
Rispettare la sua indole
Non si può richiedere a un cane di fare quello per cui non è portato. Ciò vale sia in relazione al carattere del cucciolo, sia rispetto alla razza a cui appartiene. Allo stesso modo, non si può reprimerne le caratteristiche innate: piuttosto, in caso di razze naturalmente aggressive, conviene predisporre un corretto addestramento in modo da sfruttare tale natura per funzioni di difesa e sicurezza.
Comunicare con il tono di voce
I cani non capiscono il senso delle parole, ma ne sanno interpretare perfettamente le intenzioni. Per questo è fondamentale associare alle parole il giusto tono di voce: - Tono acuto (alto): è molto vicino ai suoni emessi dalle cucciolate; va usato per invitare e motivare, per esempio per dirgli “vieni”, “andiamo”. - Tono strutturale (normale ma risoluto): è quello usato dai cani per abbaiare. E’ il tono giusto per impartire ordini: fermo e determinato, senza alzare il volume. Urlare non serve anzi, è controproducente. - Tono basso: al cucciolo ricorda il “brontolio” della mamma. Può essere usato allo stesso modo, come disapprovazione o avvertimento, per dire “ora basta”.
Comunicare con la postura
Quando parli con lui, il cucciolo non sente solo il suono della tua voce ma osserva anche la postura del tuo corpo, dalla quale gli arrivano messaggi diversi. Se ti accucci alla sua altezza si sentirà più tranquillo e si avvicinerà. alle cucciolate; va usato per invitare e motivare, per esempio per dirgli “vieni”, “andiamo”. - Tono strutturale (normale ma risoluto): è quello usato dai cani per abbaiare. E’ il tono giusto per impartire ordini: fermo e determinato, senza alzare il volume. Urlare non serve anzi, è controproducente. - Tono basso: al cucciolo ricorda il “brontolio” della mamma. Può essere usato allo stesso modo, come disapprovazione o avvertimento, per dire “ora basta”.